Vocabolario 7 - Modi di dire

Per i modi di dire in un’altra lingua serve una spiegazione, un’interpretazione, perché a volte hanno un significato opposto. In particolare tra i modi di dire cechi mi piacciono quelli che trattano i problemi. Non riguarda la preferenza per i grattacapi in sé ma per come si prendono e da che prospettiva andrebbero guardati. Ecco il vocabolario vagabondo 7.

Evitiamo l’evitabile

Dalle problematiche, prima di doverli affrontare, bisognerebbe stare alla larga, si sa. Per questo il consiglio di “evitare l’evitabile“. L’espressione è stringata, non c’è da girarci attorno. Anzi, prendere le distanze, belle larghe, dal problema. In italiano se una persona non fa attenzione si dice che “ha cercato con un lanternino“. A causa di una visione ridotta non gettava luce su tutte le possibili sfaccettature e conseguenze di una situazione.

Un classico esempio ceco del cercare problemi e il modo di sottovalutare le bevande alcoliche. Se una persona beve, è brilla, sovreccitata e pure si mette al volante, allora si dice che ha “impastato un problema“. Prevedibilmente non adeguerà la velocità allo stato della strada e al proprio giudizio. Facilmente l’attenzione non sarà pronta per gestire degli imprevisti. Già al momento di accendere la macchina il problema impastato sta per lievitare.

Lievitare un problema

modi di dire

In italiano questo susseguirsi di fatti comincia con il consiglio di non cercarseli, di non mettersi nei guai. Poi, quando succede, in italiano come in ceco, si commenta con espressioni diverse ma con lo stesso significato: “merda!“. Che sarebbe il prodotto della lievitazione.

Il ceco di solito punta il dito contro chi è responsabile di quel qualcosa che è andato male, cioè non lui. Il problema viene considerato colmo della, precedentemente citata, materia organica. Ad ogni modo, detto o no esplicitamente, chi ha problemi in Italia e in Cechia rischia di aver che fare con quella. Si tratta di problemi densi, non di piccole seccature.

Kulantně non è Culandia

Nonostante il suono della parola ceca possa trarre in inganno per la sua somiglianza non vi è alcun riferimento al paragrafo precedente. Non rimanda neanche alla “Culandia“, luogo che sembra trovarsi alla fine del mondo, difficilmente raggiungibile. Uno straniero non capirebbe tale riferimento, alla parte posteriore, considerata una faccenda persa.

Diversamente se ne parla in termini di misura. In Cechia dire “che culone” è sinonimo di grande divertimento o di una presa in giro e sempre di dimensioni superiori. Se il posteriore, invece, viene denominato con una dimensione piccola, e quindi con un nomignolo, assume un’espressione affettuosa. Paragonabile al carino.

Quindi evitando fraintendimenti, in ceco esporre un argomento kulantně – “culantnie” significa esprimersi con una cortesia esagerata. Dire qualcosa al meglio, in modo accettabile, educato, amichevole. Ad ogni modo niente a che fare con un termine volgare.

Se siete curiosi approfondire le parolacce nella lingua ceca, potete trovarle nel libro Guida pratica italiano ceco :

Nuovo ceco parlato - Vocabolario vagabondo 11

Questo è un libro rivolto non solo a chi viaggia ma anche a chi vuole sapere di più sulla cultura e la lingua ceca. Non tratta i luoghi turistici quanto piuttosto il carattere, le abitudini e i modi di essere ceco insieme all’italiano.

Di più sul libro:
Guida pratica italiano ceco – lingua cultura e curiosità

Modi di dire

Striktně fa ingarbugliare la lingua solo nel pronunciarlo – “striktnie“. Nonostante il finale dolce “nie“, tipicamente slavo, abbia un significato serio: senza concessioni, intransigente, preciso, rigido, rigoroso, austero, determinato. In ceco esiste anche la parola corrispondente al categoricamente – “kategoricky” ma “striktně” va per la maggiore. La forma è presa dall’inglese “strictly” e aggiustata al tono e all’accento ceco.

È anche possibile che la parola sia stata presa dal francese “strict“, perché pare venga pronunciata tanto nei circoli chic, dove si evitano le parolacce. In Cechia questa abitudine di rinunciare alle espressioni volgari porta ad una perdita fonologica significativa, perché le parolacce ceche hanno suoni molto liberatori.

Due volte sulla stessa stufa

modi di dire

si brucia solo un coglione. Uno dei modi di dire cechi che non pecca d’interpretazione. Bisogna essere veramente stupidi nell’andare a ripetere lo stesso sbaglio senza imparare nulla.

La stufa come il lanternino sono immagini che alleggeriscono la questione. Strumenti che non sono più nell’uso diffuso, con il termosifone e le valvole termostatiche il rischio di bruciarsi non sussiste. Piuttosto curiosa l’associazione dei tempi tanto passati con la perseveranza nell’agire da coglioni…

E si continua a consolare con i modi di dire come “Sbagliando s’impara” e “Campa cavallo che l’erba cresce“. Anche la Cechia ne ha uno a disposizione.

Il gelo non brucia l’ortica

Simile al detto italiano “l’erba cattiva non muore mai”. Toccare l’ortica pizzica, brucia perfino. Bisogna trattarla con i guanti se si va pazzi per il risotto alle ortiche, oppure starne alla larga altrimenti può diventare un problema. In Cechia la caratteristica fissa dell’irritazione – orticaria – è stata associata alla cattiveria umana come un’allergia incurabile. Nessuna fiducia per un cambiamento positivo e il detto comunica la convinzione che a una persona cattiva o indomita non succeda nulla. Sopravvive a tutto, pure al gelo.

Vocabolario vagabondo
11 Nuovo ceco parlato
10 Tempo lunatico
9 Faccia a faccia
8 Tresca in ballo
7 Modi di dire
6 Parole antiche
5 Significato delle parole
4 Parole intraducibili
3 Parole strane
2 Parole creative
1 Parole antipatiche 

0 0 voti
Valutazioni
Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti