Vocabolario 3 - Parole strane

Parole strane, questa volta si tratta di un gioco nel costruirle e della fatica di capirle. Nascono, credo, per l’influenza della lingua madre, una lingua straniera.
La prima parola che troverete è proprio stramba. Sicuro è che gli sportivi di riferimento potrebbero avere da ridire. Prendete per buono che lo sport lo sfioro a malapena.

Ri-ping-pong-are

Questa parola, inventata, è nata in risposta ad un fastidio per un’azione incontrata sempre più spesso. Un’azione che torna con la facilità di una pallina da ping pong, sono certa che vi sia capitato.
Giocare a ping pong è possibile anche per puro divertimento. Perché “pingpongare” non è come sciare o lanciarsi col paracadute. Tant’è vero che un tavolo da ping pong si può trovare facilmente nei circoli, come le bocce, e da Tiger tra i giochi da tavolo (sopra un altro tavolo) e nel quale perfino io sono riuscita.

E allora se il gioco in sé prevede la ripetizione nel passare la pallina – con il rimbalzo dovuto – da un giocatore all’altro, perché ripingpongare?

parole strane

Dall’apparenza leggera

Nella parola inventata, il prefisso “ri” dovrebbe proprio rendere l’idea del ritorno, ripetuto forzatamente, di qualcosa che abbiamo lanciato noi e magari poteva anche esserci riconosciuto, ma è tornato indietro, indicato come una schifezza.
Oppure la ripetizione di cose che sapevate già? O ancora, assistere alla stessa azione banale che sarebbe dovuta finire due tentativi fa.
E ancora, i lavori che le persone vi rimandano addosso perché vogliono scaricarvi le loro fatiche… delle pretese strane, pur di tenervi occupati, perché se vi devono pagare, allora dovete fate qualcosa anche in tempo di magra.

E nonostante sia tutto palese, continuano ad arrivare parole, ordini, pretese lanciate come una “pallina” dall’apparenza leggera ma che porta ripetutamente qualcosa di pesante.

Fermare la noia

Provate ad intervenire con la domanda: «Ma me la stai ripingpongando?»
«Eh?» chiederà costui, ma almeno si fermerà. Per fermare i folli bisogna agire con fantasia.
Una volta ho assistito a un corso formativo di un’azienda e il formatore/relatore continuava a ripetere ad ogni paragrafo la frase: «Mi sono spiegato?»

Il fatto che fosse retorico veniva confermato dal suo modo frettoloso di proseguire senza concedere pause per le eventuali domande, ignorando pure qualche mano alzata. E poi riconvalidato dalla sua fuga alla fine della lezione.

Parole strane: Tintili vantili

Nel parlare di sovrabbondanza mi viene da menzionare un detto ceco: Tintili vantili. Questo modo di dire allitterato proviene dal verbo latino tinnĭo, cioè tintinnare o tintinnire, che in questo caso si riferisce al suono delle monete. Vantili, presumibilmente, è una semplice distorsione aggiustata della parola “vantaggio”, quello di possedere il denaro e poterlo far tintinnare.  

Questo modo di dire in Cechia è un velato riferimento alle monete, alla richiesta di denaro. Utilizzare queste parole pittoresche serve per evitare la domanda: «Mi dai i soldi?» che risulta troppo pretenziosa, poco elegante. Anche nel caso in cui si parli di spostamenti o indicazioni di somme eccessive, si tratta di risparmio o discrezione da parte chi possiede un’abbondanza ragguardevole.

  • “Chi non trascura il soldo e il quattrino,
    adagio adagio arriva allo zecchino”.
    – Detto italiano
  • “Un soldo risparmiato è un soldo guadagnato”
    – Paperon de’ Paperon

Sinonimo di un falso

Però non sempre tintinnio significa suono, seppure il sinonimo ceco cinknutý significhi proprio “suonato”, come al citofono. Per quanto in italiano potrebbe portare a tutt’altro significato, anche in ceco ne ha uno in particolare. Un avvenimento “suonato” vuol dire annunciato, previsto, non perché fosse scontato, ma perché truccato.

Seppure “cinkat” pronunciato in modo leggermente diverso tenda verso l’intuitivo “cin”, l’immagine di un brindisi non va presa per scontata, o almeno non come unico significato. Infatti la mia ricerca è nata dopo aver sentito questa frase: «Se alcuni giocatori ricevono delle agevolazioni, che altri non hanno, la loro vittoria sarà suonata».

Parole strane - suonano false

In Moravia (regione vinicola della Cechia) cinknutý significa ubriaco, quindi suonato marcio. C’è una serie di significati che continuano a portare ad un’alterazione. Cink ha il significato di timbro o documento falso, ma anche di segno segreto, decifrato da pochi intimi, per esempio dai grandi giocatori.

Non quelli che giocano con delle semplici carte segnate, indicate anche loro come cinknutý, ormai diventate un sistema obsoleto. Con il tempo, l’accostamento più utilizzato della parola cinknutý è diventato quello con le votazioni. Se false, tenute nascoste, ottenute tramite sofisticati software o comprate come i follower, scegliete voi.

Vocabolario vagabondo

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