Vocabolario 13 - cambiamenti linguistici

Usare tutte le parole? È possibile? Parole sussurrate e cambiamenti linguistici. Arrivano le nuove ondate di parole, nate con il detox per distendere le tensioni. Esistevano parole diventate obsolete che sono state spazzate via, dimenticate, per fare spazio alle nuove e proseguire con l’inglese.

In passato, crescere in un regime sotto la “guida” sovietica rendeva forse la questione meno complicata. In cima alla lista c’era l’educazione costante su come rivolgersi alle persone in generale e crescendo si imparava come interagire con persone specifiche e in contesti determinati. Bisognava essere cauti nell’utilizzo del lessico in pubblico.

Anni dopo si è detto che le classi dirigenti di allora interpretavano le linee guida sovietiche in modo eccessivo. Per esempio, la censura dei film, dei testi delle canzoni, degli articoli sui giornali. Gli addetti al controllo continuavano a restituire il materiale agli autori perché lo rendessero più appropriato. Vi erano norme di decenza, comportamento, usi e costumi, e tanto altro, “perché compagni, bisogna dare l’esempio”.

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Per sentirsi avventurieri in questo clima piatto si leggevano i libri banditi dall’elenco ufficiale, prestati di nascosto, ovviamente. A qualcuno, come a mio padre, bastava ascoltare di nascosto, persino dai vicini, “L’Europa libera”, la stazione radio. Così lui si sentiva appagato di avere accesso alle informazioni non vincolate dai paragrafi comunisti. Parole sussurrate, perché vietate o sconsigliate. Voglia di condividerle ma mantenendo la propria sicurezza. Piuttosto, la gente si ubriacava, per avere l’attenuante se urlava un’opera confusa delle proprie verità. Così si rischiava “solo” il disturbo della quiete pubblica per lo stordimento dalla birra.

Di quell’epoca si ricordano, soprattutto grazie all’arte, le parole che ora sono spazzate via dal lessico contemporaneo. Per esempio, questi saluti:

Zdar soudruhu – “Al successo, compagno”
Čest práci – “Onore al lavoro”
 Čest socialismu – “L’onore al socialismo”

Ho vissuto in queste situazioni e invece di ascoltare la radio di notte, sono fuggita verso l’Europa libera. Così ho fatto scorpacciate di parole libere, in questo caso italiane. Da giovani si hanno certi ideali, e ben venga che si seguano, altrimenti quel bla bla bla non finirà mai da nessuna parte.

IL POTERE DELLA LINGUA INGLESE

Il contesto della globalizzazione porta a cambiamenti linguistici e con le parole inglesi che acquisiscono sempre più potere nella lingua italiana. La tecnologia ha contribuito a diffondere termini inglesi, risparmiando tempo mentale nell’adattarli.

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Anche termini per descrivere stati d’animo si fanno strada tra le espressioni italiane. Il fenomeno della “famiglia linguistica” integra parole da lingue diverse, come l’arabo e l’inglese, come nel caso di scialla (“se dio vuole” – fattela scivolare) ed easy (“leggero, facile”). La preoccupazione è che l’italiano possa essere soppiantato, un rischio già sperimentato dalla lingua ceca sotto il dominio tedesco. Libro – Guida pratica italiano ceco.

Anche la programmazione dei film in lingua originale diventa più comune, ma questi cambiamenti linguisticamente possono risultare stressanti. Nuove parole vengono introdotte per descrivere professioni e fenomeni moderni, rendendo la comunicazione meno chiara e spontanea. Esempi di neologismi inglesi adottati includono:
Decumulo – per non dire crollo
Smishing – truffa dei criminali informatici,
vamping – per non dire sveglio tutta la notte
triggerare  – uscire fuori di testa o anche
HSE Advisor – per non dover dire consulente di sicurezza al lavoro.

L’aumento di nuove parole rende difficile il ricordo e l’uso fluente in conversazioni quotidiane.

L’ AUTOCENSURA

Nel regime si adottava spesso l’autocensura per evitare punizioni o isolamento, mentre oggi si rischia di essere etichettati come razzisti o intolleranti per certe espressioni. Questo può portare a una sorta di censura imposta dagli altri, il che è ancora più spiacevole poiché implica anche un’autocensura forzata.

In Cechia, la tendenza del “dire non dire” si manifesta anche con l’introduzione di nuove parole, talvolta una combinazione tra ceco e inglese.
Come per esempio:
Flexiholik  – una persona che beve alcol, ma solo occasionalmente, oppure
Zapni thread – accendi cavo, nel senso cervello.

Questa pratica è vista come un modo per promuovere la gentilezza e contrastare la violenza. Tuttavia, è importante che le parole non diventino solo una superficiale sostituzione della comunicazione genuina, altrimenti si rischia di creare divisioni generazionali e di mancare l’opportunità di affrontare i problemi profondi con empatia e comprensione.

cambiamenti linguistici

CAMBIAMENTI LINGUISTICI

È cruciale che le parole trasmettano davvero il significato desiderato e favoriscano una comprensione autentica. Trovare un equilibrio tra l’utilizzo di parole chiare e il significato che intendono comunicare è fondamentale. L’eccessiva cautela nell’utilizzo delle parole può portare a una comunicazione superficiale e a una mancanza di sensibilità nei confronti dei problemi reali.

In conclusione, è importante che le parole non diventino solo strumenti di sostituzione, ma che siano veicoli per l’intesa e la connessione umana. Mentre la lingua continua a evolversi con l’ingresso di nuove parole, è essenziale che questa evoluzione avvenga in modo equilibrato, preservando al contempo la ricchezza della lingua madre e la profondità della comunicazione umana.

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