In Cechia e in Germania vivono due popoli con un legame di parentela storica. Noi ci soffermeremo sulle similitudini durante le feste legate al Natale; tradizioni natalizie che provengono dalla parte nordica dell’Europa. Una serie di festeggiamenti che prendono il via all’inizio del mese di dicembre, per protrarsi fino a gennaio.

Dolce Vigilia

Il gran giorno in Cechia e Germania è la vigilia di Natale. Ed è proprio il caso di chiamarla dolce Vigilia, ma ci arriveremo. Se volessimo stilare una classifica delle giornate natalizie, potremmo considerarla come il culmine dei preparativi.

Dei vari aspetti dei significati e del senso del Natale ne abbiamo già parlato nel precedente articolo Ricordi natalizi – tra cinema e gusto, e di certo la Vigilia condivide la sua importanza con il 25 dicembre, quando in Italia si festeggia il “vero” Natale.

Ma perché l’appellativo “dolce Vigilia”? Per tradizione i giorni precedenti, particolarmente impegnativi, prevedono un meritato riposo sia dalle pulizie che dai lavori all’aperto in campagna. Infatti pulire significa mandare via, insieme alla polvere, felicità e prosperità.

La Vigilia è piena di attesa e con la preparazione del cenone i profumi si diffondono per la casa. Una volta, per agevolare la massaia, durante il giorno si osservava un digiuno. Così solo ai bambini era permesso consumare un dolce intrecciato dal gusto simile al panettone, e bere un tè. Inoltre si credeva che la preparazione di questo dolce, con l’impasto disposto a treccia, avrebbe protetto dalle forze del male.

Comunque, per la gioia dei commensali, dal giorno della “dolce” Vigilia sono a disposizione, da prendere e condividere a piacere, diversi biscotti e dolcetti di una lunga e orgogliosa tradizione natalizia sia ceca che tedesca.

I biscotti depositati nelle latte colorate vengono sfornati nelle settimane precedenti. In varie forme e ripieni, con la fantasia che cambia da una famiglia all’altra e per questo fa parte di una lunga tradizione della condivisione.

Tradizioni natalizie

Infatti gli incroci di buon auspicio si trovano anche nella cultura tedesca. La forma si presenta nella corona che non può mancare tra gli addobbi natalizi più fantasiosi, orgogliosamente messa in mostra sia se acquistata che tanto più se realizzata personalmente.

Infatti, per quanto riguarda gli addobbi, l’invenzione dell’albero di Natale è attribuita proprio alla Germania nel 18° secolo. I primi alberi agghindati erano fatti di carta, poi ritagliati dal legno e solo il “terzo” tentativo ha segnato l’arrivo dell’albero vero in casa, che inizialmente si appendeva al soffitto come un lampadario.

In Germania una delle immancabili tradizioni natalizie sono i mercatini con le bancarelle che offrono manufatti e pan di zenzero. Particolare anche la costruzione delle piramidi natalizie che all’interno ospitano i personaggi del presepe e le candele che con il loro calore fanno girare l’elica posta in cima.

Cenone

Il menù della Vigilia sia in Cechia che in Germania è a base di pesce. Di solito si apre con i salatini di pasta sfoglia e come primo piatto si serve la zuppa di pesce. Segue soprattutto la carpa fritta in pastella accompagnata con “l’insalata di patate” che non cambiò questo nome neanche durante il regime sovietico nonostante nel resto del mondo venga ancora oggi chiamata “insalata russa”. Nella tradizione tedesca sul menù non possono mancare i wurstel ma anche tanti altri tipi di carne e selvaggina.

Durante la cena l’atmosfera è percepita diversamente da adulti e bambini. Seppure tutti siano contenti di stare insieme, gli adulti gioiscono con le prelibatezze del menu mentre i bambini, una volta placata la fame, non vedono l’ora che la cena finisca perché solo allora arriveranno i regali.

Prima ancora però ci sono diverse usanze. I canti natalizi fanno da sfondo a questa festa e si usa cimentarsi nel canto tra famigliari, come anche suonare strumenti musicali. Non per niente il personaggio per eccellenza sempre presente nella torretta – piramide tedesca – è il pifferaio. Un’usanza molto sentita, e non solo tra i credenti, è presenziare alla messa di mezzanotte. Poi finalmente si torna a casa e si scopre l’esito della lunga attesa per i doni che nel frattempo ha portato Gesù Bambino.

Gesù Bambino?

Probabilmente è l’unica sera dell’anno in cui i genitori non devono chiedere ai bambini né quiete né di mangiare, perché si sa che altrimenti la magia dei doni potrebbe non avverarsi. Sia in Cechia che in Germania è Gesù a portare i regali.

Però mentre in Cechia è rimasto in età bambinesca (il culto stesso del Bambino Gesù rifiorito dopo la rivoluzione di velluto), in Germania è visto come un adulto. Le famiglie si radunano attorno all’albero illuminato con sotto i regali. Questi doni però non sono i primi che i bambini ricevono nel periodo natalizio.

Il sei di dicembre arriva anche San Nicola a portare i doni. È una festa simile a Santa Lucia, perché anche lui passa per le strade ma è accompagnato dalla presenza del bene e del male. Rispettivamente un angelo e un diavolo che girano per le strade al seguito di San Nicola.

Il diavolo si fa sentire facendo schiamazzi, rumoreggiando con una catena che incute paura e distribuendo il carbone. L’angelo tranquillizza i bambini e si fa promettere che faranno i buoni.

E San Nicolò, come da tradizione che conosciamo, porta doni e dolcetti. In Cechia e in Germania è rimasto in questa veste popolare e avvia le feste per la città. A scendere per i camini non ci pensa.

Curiosità culturali

Oltre alle carole e alle immancabili favole che coinvolgono tutta la famiglia ci sono altre usanze, simpatiche tradizioni natalizie, gesta e giochi che rallegrano le feste di Natale. Per esempio, sotto i piatti preparati per la cena, di solito si mettono delle squame di carpa, che auspicano prosperità nell’anno seguente e a tale scopo i commensali le infilano nel portafoglio.

La prima noce aperta svela, a seconda del suo colore (chiaro o scuro), lo stato di salute nell’anno seguente.
In più c’è l’usanza di mettere all’interno del guscio una piccola candela. Ogni familiare mette la sua a galleggiare in una vaschetta piena d’acqua. I gusci che rimangono vicino al bordo prevedono che il loro proprietario rimarrà a casa, invece i gusci che vanno al largo presagiscono l’allontanamento.

Le ragazze desiderose di trovare il fidanzato il giorno della Vigilia di Natale si girano con le spalle verso l’uscio di casa gettando dietro di sé una pantofola o una scarpa. Una volta caduta a terra con la sua punta indicherà la direzione in cui la ragazza si troverà l’anno seguente.

La punta verso la porta significa il raggiungimento dell’obbiettivo, se invece la punta resta girata verso l’interno la ragazza rimarrà ancora a casa.

Magia e “fortunelle”

Per un gioco simpatico si preparano dei bigliettini ripiegati in un cesto, con delle parole scritte all’interno che rappresentano la fortuna, infatti si chiamano “fortunelle”. Come per esempio: felicità, salute, ricchezza, matrimonio o bambino.

A turno ognuno sceglie la sua fortunella e legge il suo presagio per l’anno seguente. Dopo di che il bigliettino si rimette con cura nel cesto a disposizione di tutti per poter pescare la propria fortunella.

In un altro gioco di “magia” bisogna utilizzare la propria fantasia per poter interpretare le forme del piombo fuso versato nell’acqua come risposta ad una domanda posta. In mancanza di piombo si può utilizzare anche la cera delle candele.

Anche se ci sarebbero tante altre usanze e tradizioni natalizie, per concludere c’è il vischio sulle porte o appeso al lampadario. Verde o decorato di oro, argento o rosso natalizio. Questo si fa in tante parti del mondo. Il vischio rende possibile il bacio con l’augurio di piacersi reciprocamente.  

Vi abbiamo proposto qualche input per passare in compagnia un piacevole e sereno Natale. Come avevamo già annunciato nel precedente articolo, vi auguriamo di fare comunque qualcosa di diverso ma soprattutto piacevole, da poter ricordare l’anno prossimo, oppure avviare delle tradizioni natalizie personalizzate.
Un Sereno e dolce Natale!

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