Serie TV Shameless - una famiglia disfunzionale

Oggi è la Giornata Internazionale della Famiglia e ho deciso di parlarvi della serie TV Shameless.
Le serie con la tematica famiglia sembrano infinite, tuttavia ritengo che spesso per definire qualcosa sia più facile elencare i suoi difetti, quindi ho scelto Shameless. Perché? È incentrata quasi totalmente sui difetti di una famiglia piuttosto che sui suoi pregi. O almeno così sembra.

Shameless è una serie televisiva americana che va in onda dal 2011, ad oggi composta da 10 stagioni. È basata sulla serie inglese omonima di Paul Abbott. Infatti sembra ambientata in Inghilterra invece che negli Stati Uniti. Sarà per l’umorismo o le salde abitudini alcoliche.

La trama della serie TV Shameless

Ma veniamo alla trama: la serie TV Shameless è incentrata sulle peripezie della famiglia Gallagher che vive nel South Side. La cosiddetta “brutta periferia” di Chicago nota per l’alto tasso di criminalità ed emarginazione. Non aspettatevi quindi i vialetti ordinati di Modern Family, le problematiche total pink di Una mamma per amica o gli smielati consigli paterni dell’ormai antico Settimo cielo.

Qui la famiglia è tutta un’altra storia. Frank, il padre di famiglia, è un drogato e alcolizzato. Insieme all’altrettanto drogata e alcolizzata Monica, Frank ha generato ben sei figli: Fiona, Lip, Ian, Debbie, Carl e Liam.
La ragione di vita di Frank è riuscire a trovare sempre nuovi modi per sopravvivere arrangiandosi, spesso a discapito degli altri, senza dover lavorare. Trovare sempre nuovi stratagemmi per fregare il prossimo.

Padre con figlio in mezzo ai binari

Il motto della famiglia

è “Noi siamo Gallagher”. Una frase semplice ma con un significato sempre più evidente nell’avanzare della serie TV Shameless: «Noi non ci arrendiamo». Certo, una famiglia povera con un bassissimo grado di istruzione deve ingegnarsi per trovare dei modi per pagare le bollette, ma la frase sottintende molto più di questo.

Badate bene, non si tratta di una serie drammatica sui problemi di droga, alcolismo e analfabetismo. È, invece, un umorismo studiato (e spesso british) che mira a farci riflettere su tante tematiche: l’omosessualità, la discriminazione, l’immigrazione, l’aborto, il femminismo, le incoerenze americane e le disparità sociali. Ce le mette davanti senza ipocrisie ma con un sorriso dolce-amaro.

I personaggi – spoiler alert stagione 10

Lo dimostra il personaggio di Frank con la sua schiettezza che spesso ci lascia senza parole. Prova un sincero disinteresse verso (quasi) tutto ciò che non gli può portare un tornaconto. Ha la capacità di trasmettere allo spettatore la sua personale filosofia da “uomo dei bassifondi furbo e disincantato”. Che, a volte, ci fa vergognare nel trovare lecite le sue argomentazioni.

Frank

«Oggi la nobiltà urbana sono lesbiche con i soldi. Ti bussano alla porta, ti offrono il doppio del valore di mercato della tua casa, e lo fanno perché sanno qualcosa che tu non sai. Ridete, ridete, non riderete più tra un anno quando qui sarà troppo caro. (…) Cacciano i barboni dal parco come se Dio non gli avesse concesso di dormirci, siamo dinosauri amici miei. E un meteorite bello grosso punta la nostra piccola fetta di terra. E quel meteorite è uno Starbucks.»

serie tv Shameless

Da un lato la sua completa noncuranza verso i suoi doveri di genitore, dall’altra la consapevolezza che la sua indole sia un frutto del contesto sociale ed economico in cui vive. E ancora la curiosità dello spettatore che ad ogni episodio si chiede quanto più in basso potrà spingersi. I suoi comportamenti per lui sono sempre giustificati di fronte allo spudorato assenteismo sociale dello Stato.

Fiona – i problemi dei grandi

Fiona fino alla fine della nona stagione è la vera protagonista della serie TV Shameless, una giovane “donna con le palle” che ha dovuto farsi carico della famiglia. Sostanzialmente ha cresciuto da sola i suoi fratelli ma di fatto nasconde tutte le fragilità dovute a questa scelta. Ogni partner durante la serie sembra trovare il modo di fregarla o deluderla. Una sorta di freudiana “profezia-che-si-autoavvera” dovuta al trattamento riservatole dal padre nell’infanzia.

Ha sempre dovuto cavarsela da sola e il suo personaggio si risolve abbandonando la serie con la rottura di questo schema. Intraprendendo una vita diversa, lontana dal South Side. Questo rimarca quanto i personaggi siano legati a doppio filo con il loro contesto sociale, quanto sia difficile non reiterare gli stessi schemi nel susseguirsi delle generazioni.

Philip – eredità scomode

È il caso di Lip (Philip), che come il padre si ritrova dipendente dall’alcol e a commettere una serie di scelte sbagliate. Quando avrà la possibilità di abbandonare il South Side non vorrà farlo. Ciò che lo distingue dal padre però è che il suo voler restare non è finalizzato a ripetere i vecchi schemi ma piuttosto al volerne uscire grazie alle relazioni “sane” che è riuscito a intessere con fatica. Una serie di figure di sostegno (gli alcolisti anonimi, i fratelli, a suo tempo il professore che aveva creduto in lui e ora la fidanzata e il suo sponsor degli alcolisti anonimi).

Lo aiuteranno sempre a rimettersi in carreggiata. Presumiamo che Frank non abbia avuto queste figure quando ne aveva bisogno. Un avvertimento: quasi ogni scena della serie TV Shameless che comprenda Lip porta al tabagismo più sfrenato, regolatevi di conseguenza.

Una mano offre una sigaretta ad un'altra che la rifiuta

Ian – il Gesù Gay

Ian e Debbie sono i “rossi della famiglia”. Fratelli di mezzo e complici, si ritrovano entrambi a “scontrarsi” con la tematica dell’omosessualità, anche se in modo molto diverso. Ian la scopre presto grazie all’infatuazione per Mickey. Anche lui proviene da una famiglia disfunzionale, a cui si aggiunge però il “vizio” dell’omicidio. I due portano avanti una relazione contorta e travagliata, da nascondere al padre di Mickey e complicata dal bipolarismo di Ian ereditato dalla madre.

Come se non bastasse la sua lotta per i diritti LGBT lo porterà dritto in prigione (ricongiungendolo a Mickey) con l’appellativo di “Gesù Gay”. Quando i due sono finalmente riusciti a sposarsi abbiamo tirato un gran sospiro di sollievo, sparatorie e incendi a parte.

Debbie – femminista improvvisata

Debbie, dall’altro lato, sembra volersi ribellare alla figura di Fiona sin da piccola ma in realtà ne diventa la degna succeditrice. Dapprima diventa ragazza madre ma con convinzione. Nonostante la contrarietà della sorella nella decisione di portare a termine una gravidanza alla sua giovane età. Poi scoprirà attrazione per l’universo femminile. Che, in ogni caso, non sarà mai priva di imprevisti. Femminista improvvisata, diventa saldatrice per mantenere la figlia e si butta nella lotta per i diritti dei lavoratori con lo spirito ereditato da Frank, cioè per puro tornaconto.

Liam e Carl – piccoli allo sbando

Carl e Liam sono i più piccoli e, di conseguenza, quelli cresciuti con meno attenzioni (se mai fosse possibile). Carl non è quello che si dice “il più sveglio della cucciolata” infatti si trova spesso in mezzo ai guai senza una vera colpa. Appassionatosi al mondo militare entra in accademia per poi scontrarsi con la dura realtà: la sua provenienza non gli permetterà mai di fare carriera nell’Esercito.

Potrà (forse, nella migliore delle ipotesi) ripiegare sul corpo di polizia, quando avrà l’età giusta. Non gli resta quindi che improvvisarsi “alla Gallagher” come istruttore di giovani promesse e infine come operatore ecologico/infiltrato.

Liam è la “quota black” di Shameless insieme all’amica di famiglia Veronica (che con il fidanzato Kev gestisce il pub del quartiere… ma siamo davvero negli Stati Uniti?!?). A causa di uno scherzo genetico Liam è l’unica persona di colore della famiglia. Questo, crescendo, lo porta a una crisi d’identità e al dover accettare che, in un modo o nell’altro, verrà sempre trattato diversamente.

Una famiglia disfunzionale

Ma cosa significa davvero famiglia disfunzionale? Se dovessimo analizzare ogni famiglia scopriremmo che ha delle caratteristiche disfunzionali. Dal disinteresse verso i figli all’attaccamento esagerato. Ecco che rientrare nei cosiddetti parametri di normalità risulta faticoso e, a conti fatti, anche un po’ noioso. Ritengo la determinazione di una famiglia che non si arrende, nonostante le difficoltà, un grande valore. Anche, o soprattutto, per una famiglia palesemente disfunzionale, che non ha avuto i comfort di tante famiglie più ricche, ma altrettanto disfunzionali.

Perché della serie TV Shameless non ci piacciono soltanto la filosofia spiccia di Frank o l’instancabile determinazione di Fiona. Non amiamo solo i piccoli-grandi guai di Philip o le sciocche infatuazioni di Debbie. Amiamo, soprattutto, tutte quelle piccole anormalità che troviamo anche noi nel nostro quotidiano. Quei difetti che non ci rendono una famiglia funzionale ma una famiglia vera. Proprio come i Gallagher.

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Categorie: Divertimento
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