Scrittura in movimento

Parole di legami è una “Scrittura in movimento”, l’unione tra la scrittura e lo sviluppo di progetti per il cinema. Ci presentiamo con le nostre storie di passioni, cultura ed esperienze con l’obiettivo di trovare un punto in comune per sviluppare un progetto insieme.

VERONICA PETINARDI – parole e testi

Sono autrice di testi e di libri, la mia passione è scoprire legami di tutti i tipi, creare un racconto. Mi affascina il cambiamento nel significato, lavorare con i testi e giocare con le parole, scoprire il miglior messaggero, creare storie.

Scrivo parole da quando ero piccola. Fin dai primi momenti in cui ho imparato a muovermi e a “scrivere”, nella mia famiglia si ricordano le prime volte in cui ho dimostrato interesse per la scrittura. Era una prima espressione sopra il muro della mia stanzetta con l’aiuto di un gessetto, dove disegnavo le mie belle parole. Dopodiché potevo accumulare solo fogli e diari. Ero una prolifica scribacchina, contrariamente a quello che pensava mia madre convinta che avessi attitudini per diventare una stilista.

Kafka scultura Praga, scrittura

Il mio primo lavoro è stato trascrivere testi universitari, pieni di parole accademiche, quelle che capivano solo chi le studiava. Desideravo scrivere qualcosa di libero, di sentimenti, verità con parole pronunciate non solo con un bisbiglio, vite da poter essere vissute, i sogni più folli mai raggiunti.

Avrei voluto descrivere anche il clima in cui vivevo ma stavo in un paese dove non si poteva scrivere quello che si voleva. Ero molto giovane quando decisi di partire da Praga, la mia città natale, per andare per il mondo.

Drago

In Italia ho trovato una cultura parecchio diversa, una lingua e abitudini differenti, uno stile di vita che percepivo come bizzarro, ma interessante, respiravo un senso di libertà.

Purtroppo incontravo anche la diffidenza, il primo ostacolo italiano, per me paragonabile ad un enorme drago che mi seguiva dappertutto con tante domande che di solito incominciavano con un “ma”.

Drago simbolo dell'ostacolo

Continuavo a riempire fogli di parole nuove, cercavo di superare le idee diverse, di comprendere le persone che non si volevano spostare dall’uscio della loro casa e di capire se io invece avrei mai avuto il coraggio di pubblicare quello che scrivevo.

Le normalissime problematiche di un’emigrata e all’acqua di rose, visto che sarei ancora dovuta sopravvivere al volo dell’auto che guidavo. Per fortuna c’ero dentro da sola.

Poi mi è toccato partecipare alle demolizioni di rapporti mal costruiti, perché difficilmente ci si prende tutta la colpa. Per qualche anno, facendo contenti alcuni clienti e mia madre, sono diventata una stilista. Credevo di essere arrivata da qualche parte.

Valore e legami

I successi vanno goduti, perché sono come le montagne russe. Dopo la salita arriva una forte discesa. La mia era la salute, ma anche incapacità di gestire l’insieme delle difficoltà così come le situazioni lavorative. Tanto io la stilista neanche la volevo fare e mia madre era distante mille chilometri.

Era finita. Il lavoro che avevo creato, la volontà, il mio combattere per dimostrare sempre qualcosa agli altri. Non me ne fregava più niente. Neanche quando avevo superato il problema di salute. Accettavo lo stato delle “cose”, con i lavori in nero, sgradevoli, pagati male o per niente.

Si pensa di saperlo già che i problemi sono proporzionati alla misura dei propri sogni, alla posizione con la quale si sta nel mondo e che tutto ha un prezzo da pagare, eppure mi facevo delle domande su cosa avessi sbagliato e avrei potuto fare diversamente. Dopotutto le parole sono sempre state presenti nella mia vita. Continuavo a scrivere, leggere, studiare e ascoltare musica… a fare tante cose diverse. Accumulare esperienze diverse, un sali scendi… poi e arrivata la mia fortuna.

TORINO

Veronica Petinardi, scrittura in movimento

A Torino mi sono trovata attorno tante persone giovani che hanno condiviso con me la loro vitalità e crescita, i loro successi. Mi hanno mostrato il significato dell’alternativa. Cambiare vita a volte fa tanto male. O ci credi fortemente o sei a pezzi, in ogni caso ciò che è indietro è passato.

Grazie agli studenti e alle persone che ho avuto la fortuna di conoscere a Torino, ho potuto rendermi conto che ogni volta che ti alzi sale anche l’asticella del tuo valore. Ho iniziato a gestire le “mie” parole e ho smesso di vedere un obiettivo raggiunto come una tacca da incidere prima di cominciare a scivolare.

Scrittura in movimento

Sono affezionata alle parole, mi piace costruire storie, seguire visioni, creare dialoghi, tuffarmi nei sentimenti. Sento pulsare le mie parole, fremono per diventare parte di un progetto creato per gli altri.

Ho pubblicato qualche libro, collaboro alla stesura di sceneggiature, costruisco presentazioni per progetti artistici e corsi per la comunicazione digitale. Parole e testi, questo è il mio lavoro.

Le persone, gli animali, la natura e pure le cose hanno sempre una storia da raccontare. Le parole danno la possibilità di trovarci, e ritrovarci. Combatterò ancora le distanze stupide, la diffidenza verso il diverso e la violenza verbale. Né un regime, né le persone prepotenti devono manovrare la mia vita.

Scruto l’orizzonte

Sto bene nelle città con case e grattacieli, dietro le loro finestre immagino delle storie. Ai luoghi isolati per gli amanti delle montagne preferisco le piazze, la loro vivacità, un buon bicchiere di vino all’aperto o in un locale se piove o fa freddo. Adoro dialogare con le persone, conoscerne di nuove con posti da scoprire, e ritornare dove sono rimasti i ricordi belli.

Torino statua

E poi cambiare ancora direzione. Scruto l’orizzonte per la prossima partenza senza confini stabiliti per me da qualcun altro e quando riesco mi godo la vista di un’isola in lontananza, lo stare rilassata, ascoltando il suono del mare avvolta nel suo profumo.

Nella mia vita ho fatto tanti cambiamenti. Se potessi tornare indietro, probabilmente non riuscirei a fare diversamente. Ogni volta è stata un’opportunità di accumulare esperienza, superare un confine. È cominciato tutto da un muretto e devo molto alla scrittura e a diversi legami, al loro significato, alle parole e testi e libri.

LUDMILA GABUSI – progetti per il cinema

A Torino, una città di persone riservate che si tengono tutto dentro, è culminata la formazione della mia passione da sempre, quella degli effetti speciali. A Torino siamo in tanti, la città fermenta di professionisti di video. Ne ho conosciuti diversi e ci ho collaborato.

Ci si confronta, si condividono gli spazi lavorativi e si ha a che fare sempre con la creazione di contenuti. Nella propria città si fa esperienza, poi in un’altra e poi all’estero. Si cresce e inevitabilmente arriva la voglia di fare un salto con la libera professione.

Donna con entusiasmo per il movimento

Frame92

Nel 2019 mancava poco a Natale e finalmente avevo preso il coraggio di dedicarmi anche o, perché no, solo ai miei progetti.

Ho sempre lavorato nell’ambito delle immagini in movimento, creando la visione di una idea. Individuando quell’attimo che svela, sorprende. Non potevo che chiamare la mia creatura “FRAME92“, e non potevo che cominciare con entusiasmo.

Quando è arrivato marzo 2020 mi sono detta:
«Avevo deciso molto prima! Intanto finisco di preparare i miei progetti…»

Poi siamo rimasti chiusi in casa e il pensiero è cambiato:
«Cosa? Tutti gli eventi lockdown?! Avrò fatto una …?!»
Dovevo calmarmi e ripensare bene a chi fossi.

Facevo sempre “mentre”

Sono una ragazza con un carattere che comprende la combattività maschile. Non sono nata ieri ma 30 anni fa e in Lombardia. All’inizio tutti pensavano che sarei diventata una matematica ma io pendevo per l’arte e mi attraeva la musica. Infatti ho ricordi felici delle piccole orchestre in cui ho suonato, poi il diploma in flauto traverso presso il Conservatorio di Novara, mentre frequentavo il liceo.

Tra lo studio, la danza, il cinema e la musica sono cresciuta con le favole di Disney e i libri di Harry Potter. Poi le sue storie sono arrivante al cinema, che ha ampliato la mia fantasia letteraria con gli effetti speciali. Era automatico che decidessi di studiare cinema.

Ludmila Gabusi, effetti speciali per la scrittura in movimento

Intanto i numeri avevano preso una piega informatica, nell’inevitabile passione dei millennial per il digitale. Nel mio caso in particolare per la costruzione dei siti web. Il passo dall’Università di Torino al videomaking è stato breve, prevedibile e inevitabile, come il diploma in videomaking presso l’ITS-ICT Piemonte.

Poi ho conseguito anche la laurea magistrale in Cinema e media presso l’Università degli Studi di Torino ma a quel punto ero già al lavoro con gli effetti speciali.

Effetti speciali

Nel 2015 ho ricoperto il ruolo di secondo assistente alla regia, segretaria di edizione e ho realizzato video di backstage per il film di Louis Nero “The Broken Key” (2017)… che esperienza! Con Louis il cinema lo impari in tutte le sue sintesi e quando arrivi alla fine del progetto anche i dubbi sono dissipati. Ormai mi era veramente chiarissimo quello che andavo a fare.

La mia avventura con gli effetti speciali è passata dall’esperienza di tirocinante a dipendente per poi decidere per la libera professione. Poter realizzare i miei effetti speciali, esaudendo i sogni delle persone. Ho potuto fare anche diverse consulenze in campo musicale, il mio senso “addestrato” mi aiuta non poco nella creazione di contenuti video e nella comunicazione con i professionisti del settore.

Avendo la possibilità di spaziare tra diverse professioni che compongono ogni progetto, a maggior ragione quelli più complessi, ho potuto scoprire un’altra cosa che mi piace fare. Poter risolvere diverse problematiche, riuscire ad aiutare gli altri a volte fa proprio un effetto speciale.

Sviluppo progetti cinema

Insomma mi sono creata un bel bagaglio d’esperienza e ho lavorato pure all’estero. Però quando è arrivata la chiusura, tutto questo ha perso significato e bisognava restare lucidi. Mi sono detta che sono torinese a tutti gli effetti, un’italiana orgogliosa di esserlo e potevo godermi una pausa.

Capitava di dire “vorrei fare, quando avrò più tempo” e quando meno te lo aspetti hai tutto il tempo che vuoi. Ero appassionata in quello che ho creato e questo non poteva cambiare, sapevo di averne le capacità e dovevo continuare ad aggiornarmi. Era un’occasione per essere pronta ad affrontare un futuro diverso, un cambiamento.

Donna con gli effetti speciali per la scrittura in movimento

Con Parole di legami è stato un percorso dai progetti “easy” fino ad arrivare ai più complessi. Ho creato copertine per i libri, video spot fino a progetti promozionali. Abbiamo definito le collaborazioni per creare l’audiolibro. Content creator e progetti per il cinema sono il mio lavoro.

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Categorie: Emozioni / Scrittura
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