
Chi vuole vedere migliaia di ossa, assemblate con una precisione prodigiosa a creare un effetto di macabra bellezza, si trova nella pagina giusta. Una guida, un suggerimento, per visitare gli ossari europei.
La filmografia di riferimento Halloween/horror usava come scenografia i cimiteri. Luoghi dell’ultimo riposo, con le loro lapidi. L’ignoto della morte prendeva vita e il teschio incuteva paura. Ad esorcizzare alcuni terrori è venuta in aiuto la trasformazione commerciale di una festa celtica: Halloween. Un pegno dolce nella notte dei fantasmi, per scherzarci sopra. Del tutto diverso negli ossari, con la contemplazione sulla propria evoluzione spirituale davanti a parti di scheletro.
Roma – Ossario nella Cripta dei Cappuccini
Per una storia più “corposa” bisogna fare un viaggio a Roma, dove si trova l’ossario nella Cripta dei Cappuccini con decorazioni dei resti di 4000 frati vissuti tra il 1500 e il 1800. Subito all’ingresso vi accoglie il motto: “Quello che voi siete noi eravamo; quello che noi siamo voi sarete”, ovvero incastrati in oggetti come clessidre, orologi e farfalle. Un’insolita, misteriosa e mistica forma di immortalità nell’arte. Ci si può perdere un intero pomeriggio nei sotterranei di Roma, visitabili con poche eccezioni nell’arco di tutto l’anno.
Una bellezza, seppur morbosa, vicino a Praga
Un’atmosfera di raccoglimento spirituale viene invece completamente annullata, c’è chi dice rovinata, dalla folla di turisti che scendono scroscianti dai pullman in uno spazio limitato, come a impedire la meditazione. Questo accade nel Santuario Ossario di Sedlec, poco distante da Praga. Con o senza visita guidata si arriva in un luogo dove i frati, come diligenti architetti d’interni, creavano il ricordo artistico di un’eredità rimasta dopo le epidemie e le guerre medioevali. La storia delle sofferenze di 40.000 umani viene trasformata in enormi oggetti come lo stemma, un candeliere o l’altare stesso. Come in un film horror, la raccapricciante trasformazione dei resti umani. Una bellezza, seppure morbosa, che crea impressioni sia di meraviglia che di spavento.
Morbosa vista sugli ossari sotto Parigi
Se non è abbastanza, bisogna fare un giro a Parigi. L’entrata nei sotterranei è posta in Place Denfert-Rochereau e porta in un luogo considerato tra i più spaventosi, sinistri e orripilanti al mondo. Nei sotterranei di Parigi, famosi per il romanzo Les Miserables, si trovano i resti di 6.000.000 di umani. È certamente un posto pieno d’oscurità e le catacombe portano la sensazione del macabro e del terrore.
Tour di Profondo Rosso a Torino
A Torino sotto la Chiesa della Gran Madre di Dio, nella cripta, si trovano i resti di 3000 soldati in memoria della prima guerra mondiale. Le tracce dei sacrifici fatti. È possibile visitarla con una guida, previa prenotazione a posti limitati, proprio nella settimana dal 28 ottobre al 2 novembre (festa di Halloween o dei santi, come preferite).
Dopo essere entrati in un cinema, invece, dopo un po’ di terrore temporaneo si esce sollevati e con la fantasia del macabro si può anche scherzare. Com’è giusto che sia, almeno una volta l’anno, in occasione di Halloween. Magari addobbando la casa, preparando una torta di zucca, restando comodamente sotto le coperte a guardare uno dei film pertinenti. In Piemonte potrebbe essere Profondo Rosso, sorseggiando un Dolcetto.
Ossari, un motivo pratico
Approfondendo la storia si acquista anche un’altra visione. In tutta Europa esistono testimonianze dagli ossari più antichi fino alla storia contemporanea. Gli ossari sono stati creati soprattutto per motivi di praticità, quando mancavano i posti per una sepoltura usuale. Dopo la decomposizione dei corpi i defunti lasciavano il posto alle nuove sepolture. Le ossa si smistavano in un altro luogo affinché per la memoria della vita fugace facessero da avvisaglia, per passarla con nobiltà e onestà.
Certo è che studiare la storia serve a capire il presente. Visitare gli ossari però non fa solo ricordare come diventeremo dopo il nostro ultimo respiro e che siamo ancora in tempo per lasciare un segno degno di nota. Uscire da un ossario è come tornare da un viaggio nel tempo in cui, nonostante l’esperienza rimanga impressa a lungo, si apprezza subito il fatto di respirare l’aria del presente.
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Benvenuti, mi chiamo Veronica Petinardi, sono nata a Praga e anche se scrivo in italiano mi sono tenuta il mio “accento di lingua madre”. Pubblico articoli, narrativa, manuali. La mia specialità sono le parole, italiane e ceche, al servizio delle presentazioni. Offro servizi di scrittura, traduzioni, collaboro a progetti promozionali realizzando pitch.
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