Lingua dei Pirati nella Giornata mondiale

La lingua dei pirati era una particolarità che allo stesso momento, però, risultava pericolosa. Essere riconosciuti come un bucaniere, filibustiere, o semplicemente come pirata, poteva diventare molto sconveniente. Un pretesto per un arresto o per scatenare una rissa.

Lingua dei pirati

A questo proposito, per quanto riguarda la differenza linguistica, si è riusciti a migliorare. Oggi la gente, di solito, non apre il fuoco appena sente un accento diverso ma esprime curiosità chiedendo da dove si arrivi. Alcuni, però, con toni e modi maleducati. C’è ancora del lavoro da fare…

Da dove arriva?

Un tratto linguistico, come la “e” molto aperta (torinese, tanto per intenderci) fa sì che si riconosca la provenienza del conversatore secondo la cadenza e la pronuncia. Questo, ovviamente, accade in tanti altri posti e ha un particolare significato soprattutto per i nativi. Mentre nel caso già citato di Torino può rappresentare un vanto, per chi arriva da un paese diverso può rappresentare un problematico riconoscimento. In passato perfino pericoloso.

Lingua dei Pirati nella Giornata mondiale

Poteva succedere, infatti, per un qualsiasi discorso nel West Country d’Inghilterra, con un elemento distintivo nella parlata che è stato associato ai pirati. Questo è accaduto a causa della forte eredità marittima del West Country. Molte storie nel dialetto locale della contea di Cornovaglia, e non solo, sono state scritte a riguardo.

Scrittura e cinema dei pirati

Lo scrittore Robert Louis Stevenson nel 1883 scrisse il libro L’isola del tesoro, tuttora ricercato nelle librerie e nelle biblioteche. E non solo.

La storia dei pirati ha dato la vita al classico film Disney del 1950 L’isola del tesoro, che rese famosa la parlata dei pirati. Fu proprio il film a far sentire il ridondante “arrr”, che nel gergo del West Country significa “sì”. Veniva utilizzato dall’ambiguo protagonista del film Long John Silver, così come nel libro. Grazie alla storia e all’interpretazione di Robert Newton la lingua dei pirati divenne popolare.

Nella letteratura contemporanea è stata J. K. Rowling ad utilizzare questo tratto particolare della regione del West Country per il linguaggio del suo personaggio Hagrid nella saga di Harry Potter.

E chi non conosce Jack Sparrow, interpretato dal famosissimo Johnny Depp? Dopo cinque film della serie continua ad influenzare la proposta dei costumi di carnevale. E continuerà a farlo, perché è in lavorazione il successivo capitolo, Pirati dei Caraibi 6, per il quale la Disney ci farà aspettare fino alla fine del 2021.

Il cinema è costellato da molti film ispirati ai pirati, alla loro vita avventurosa e al modo di esprimersi, la lingua dei pirati. Esiste anche una coproduzione italo-franco-inglese, Cantando dietro i paraventi, ambientata nella Cina Imperiale e ispirata alla vera storia della piratessa Ching. Il film è stato girato da Ermanno Olmi nel 2003.

Pirate Day – Giornata internazionale

Alcune parole e frasi familiari provengono davvero da un autentico gergo marinaresco. Tuttavia la maggior parte di quello che consideriamo “lingua dei pirati” è da accreditare alla produzione della fantasia cinematografica e degli scrittori.

Lingua dei Pirati

Hanno creato un linguaggio piratesco, coinvolgendo il pubblico nelle avventure, nelle ricerche dei tesori, nelle espressioni della libertà dei corsari.

A tutto questo si sono ispirati anche due amici dell’Oregon – John Baur e Mark Summers – che nel 1995 hanno creato una specie di ‘vacanza da pirati’. Nel 2002 la loro idea è diventata il National Talk Like a Pirate Day. Il 19 settembre ormai in tutto il mondo si festeggia la lingua dei pirati per rivivere, scherzando, una parte della storia.

Questo giorno offre occasioni non solo per scherzare ma anche per restituire qualcosa. Quello che si auspica sia l’opportunità di uscire dalla nostra routine e celebrare una qualche diversità. Divertirsi con travestimenti da pirata o durante la visita nei parchi a tema, utilizzando il linguaggio che rappresenta la libertà. MA aiutare anche chi è in difficoltà o vive nella solitudine. Evitando saccheggi e ruberie e distribuendo anche solo in parte il tesoro dell’inventiva al beneficio della comunità.

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Categorie: Scrittura
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