L'inferno gelerà per mano di Lucifer 6?

“Quando l’Inferno gelerà” è un’espressione che significa “non succederà mai” e, insieme a tante altre citazioni famose e detti conosciuti, fa parte della sceneggiatura e delle sue tecniche, per catturare e far “identificare” un target il più ampio possibile, affinché segua la serie televisiva Lucifer. Ed è anche una delle tante “briciole” lasciate dagli autori nel raccontare gli episodi. Quindi mettetevi comodi, comincia la caccia ai legami nella serie.

Messaggeri

Chi è che crea tutti questi messaggi da decifrare? Per quanto riguarda la serie televisiva è un vero plotone di writers. Sono scrittori, sceneggiatori, che insieme ai producer e allo showrunner (a volte più di una funzione è coperta dalla stessa persona) muovono il complesso macchinario del prodotto seriale.

Nell’ultima (davvero ultima) stagione la squadra dei writers è più “sottile”, perché le puntate sono “solo” dieci e perché, stando ad alcune dichiarazioni uscite già ad inizio anno, il materiale per un’altra stagione in parte era già disponibile. Questi sono gli scrittori che hanno elaborato le ultime puntate, creando collegamenti con la storia finora presentata:
Joe Henderson e Ildy Modrovich (gli autori della puntata finale), Chris Rafferty, Aiyana White, Julia Fontana, Lloyd Gilyard Jr., Carly Woodworth, Jennifer Graham Imada, Mike Costa.

Neil Gaiman

La serie deve la sua idea soprattutto a Neil Gaiman per lo script del fumetto Sandman e la creazione (insieme all’artista Kelley Jones) di uno dei personaggi femminili, Mazikeen, che insieme a Lucifer forma una coppia affiatata. Da lì si è arrivati al prodotto serie Lucifer di sei stagioni. Come noto la serie, dopo le prime tre stagioni particolarmente corpose, è stata acquistata da Netflix. Forse un’operazione commerciale finalizzata al lancio proprio della nuova serie The Sandman?

Quindi l’inizio di tutto viene accreditato a Neil Gaiman e ne abbiamo già parlato nell’articolo: Sandman tutta un’altra storia. Così abbiamo toccato The Sandman, nuovo prodotto di grande attesa che arriverà sulla piattaforma Netflix dopo Lucifer. Neil Gaiman è impegnato anche nella produzione e questo potrebbe essere il motivo della sua assenza nel finale di Lucifer. Però Gaiman ha spiegato che nelle due storie il protagonista, come di conseguenza l’interprete, è diverso. Comunque dando un’occhiata al rilascio dell’elenco di personaggi, le due serie Tv hanno sempre in comune il Vecchio Testamento.

Foto da: IMDB

inferno

Inferno 6

Ma tornando alla sesta, e davvero ultima, stagione di Lucifer, colleghiamo queste briciole – i messaggi rilasciate durante lo svolgersi della serie. Cominciamo dalla frase: “Quando l’Inferno gelerà” che è stata detta due volte (se abbiamo contato bene). Una da Chloe e l’altra da Lucifer. In più la locandina della sesta stagione si direbbe ambientata proprio all’Inferno e porta la frase: “tutto il male finisce”.

I mali di Lucifer, come hanno detto i portavoce co-runner Joe Henderson e Ildy Modrovich, sono stati il loro principale interesse, per cui si sono concentrati sulla crescita del personaggio. Abbiamo già notato come si sia evoluto dal capriccioso figlio di papà ad assumersi delle responsabilità scomode. Una delle sue frasi toccanti, anche per l’interpretazione dell’attore stesso, è quando si confida con Linda, la sua terapeuta:
«Non credo che il dolore dovrebbe esistere!»

L’Inferno, invece, come dice Mazikeen, può essere divertente, dipende in che parte sei collocato. Lei si limita alle due parti di chi comanda e chi subisce, mentre noi, intendo “noi di Dante”, abbiamo una visione più ampia dell’Inferno. Rispolverando un libro che più di altri è così esaustivo proprio sull’argomento, l’Inferno di Dante è composto da diverse parti, anelli, che formano il luogo della dannazione. Nell’ultima sezione dell’eterna condanna, Dante descrive le anime congelate nel ghiaccio. Sono coloro che hanno perduto il bene dell’intelletto, dell’umanità, l’intelligenza, la buona volontà e la capacità di amare.

inferno

Lucifer

Nella serie Netflix, il re degli Inferi è un burlone e la sua mancanza di volontà viene rappresentata dal suo egocentrismo che ha la meglio, così da non dover fare quello che non gli va. Però lui è il figlio prediletto, portatore di luce, non è un umano. E soprattutto non è stupido e lo dimostra martellandoci con il suo sarcasmo a ogni puntata, facendo da “consulente”. Quello che gli manca è proprio “solo” l’amore. Un problema che lo rende umano come il suo modo di disprezzare, sminuendo chi ha delle mancanze.

Ho appena elencato delle caratteristiche umane “sedute” sul trono di Dio? Beh, certo, ci avrebbe fatti a sua immagine… e il figlio di Dio, dopo tante operazioni più o meno illecite ma sempre ben studiate (le sue capacità al top ce le ha dimostrate nell’orchestrare la vendetta contro Dan), ottiene finalmente quello che ha sempre voluto. Il potere divino per cui è passato dall’essere l’angelo prediletto ad essere Lucifer. Dice che l’amore non glielo hanno insegnato e che non riesce ad amare il suo “dono” perché l’ha deciso qualcun altro (“amatevi e moltiplicatevi”). Sarà forse seduto sul trono per praticare l’amore universale?

Scarto l’ipotesi di un Gesù impersonato da Chloe, come si vociferava già l’hanno scorso, proprio perché lei è umana e cerca i dettagli che contano, che rivelano. Non è lei a distribuirli. È già stata resuscitata e un altro motivo per cui lascio questa ipotesi è perché tutta la serie è basata sul Vecchio Testamento. Sarebbe troppa carne al fuoco e proprio nel finale non avrebbe senso.

Anche tornando su tutti i riferimenti disseminati lungo le stagioni non ci sono le briciole che lo confermino, perlomeno io non le ho raccolte. Però lei insegna e spiega, con tanta pazienza, quel sentimento d’amore. Rileva l’importanza di essere presenti, una pecca di Dio (quello vecchio), sulla quale tanti sono d’accordo.

inferno

Ci vuole semplicità

Il personaggio che ha questa caratteristica, anche se per la sua professione si direbbe il contrario, è la terapeuta Linda. Grande personaggio. Con Lucifer, il suo “paziente più prezioso” ha in comune l’intelligenza e l’inclinazione ad agire per istinto. Io la vedrei come protagonista di uno spin-off dopo Lucifer. Perché lui, amato da tanti per la presenza e l’interpretazione di Tom Ellis, questo male che si trasformerà in bene (come sembra vogliano farci credere), ci mancherà, suppongo.

Come ha detto Lucifer a Linda: «Il sistema non è solo marcio, è ingiusto». E un’altra cosa che ci vogliono far credere è che Lucifer avrà delle difficoltà nella sua “nuova veste” di Dio. Questa, dopotutto, rema contro il suo buon gusto e la scelta degli accessori di abbigliamento.
Comunque lui è cambiato. Perché proprio lui, semplicemente, non potrebbe cambiare il mondo? Così come si dovrebbe lasciar a fare ai figli e ai giovani (visto che il papà si è finalmente deciso ad abdicare).

L’ultima puntata, promettono gli autori, sarà spettacolare, perché la più costosa. Hmm… la semplicità me la volete complicare con la promessa di grandi effetti speciali? Forse sarà avanzato qualcosa dal buget di The Sandaman… ad ogni modo, vogliamo attenerci al male che prima o poi finisce e a un quesito, l’unico rimasto: come finirà Lucifer?

Caccia alle briciole

Dato che l’elenco degli autori delle ultime puntate non mi è stato di grande aiuto per capire dove potessero andare a parare per poter costruire le mie ipotesi, mi sono concentrata sui personaggi con i quali Dio, prima di sparire, ha parlato durante la sua visita. Su una puntata in particolare della quinta stagione e sugli attori che dovrebbero “tornare”.

Il Grande Padre ha osservato Ella (la simpaticona ed eloquente medico legale, che però in fatto di partner ha sempre iella, ingigantita nella sua ultima relazione, avuta con un serial killer). Per fortuna la tengono sempre d’occhio, angelo della Morte compreso. Ma lei sente un male oscuro dentro di sé nonostante abbia fede e non sappia di far parte del grande piano celeste. Ella infatti conosce un amico di Dan, arrivato a dargli l’ultimo saluto al suo funerale.

Ecco il senso della presenza di un personaggio che abbiamo notato a malapena, e “vissero felici e contenti”. Ecco i fazzoletti promessi dai produttori per mano di un “nuovo detective” a formare la coppia del male e del bene, a prendere il posto lasciato da Chloe e Lucifer.

Il Grande Padre durante la sua visita sulla Terra ha continuato a ripetere l’importanza della famiglia e ha detto chiaro e tondo che Linda fa parte della famiglia. Così un angelo e un’umana, contrastati dai loro stessi patitemi, da Mezikeen e dai problemi genitoriali, ci porteranno in brodo di giuggiole per il significato di “essere diversi”, e quindi fuori altri fazzoletti.

inferno

Puntata che scotta

Si sono risolti i fatti di Dio che finalmente ha capito di aver sbagliato con Lucifer, l’unica spiegazione del perché nel suo grande disegno lasci proprio a lui il trono nonostante avesse detto “decidete – scegliete tra di voi ragazzi”, e facciamo finta di crederci. Lucifer si è fatto il segno della croce, quella antica, insomma il segno delle radici di famiglia rispettate e non rinnegate…

Nella puntata del funerale di Dan è accaduto anche qualcos’altro. Ed è la parte più bollente rimasta aperta. Mazikeen rintraccia tutti gli aguzzini responsabili della morte di Dan e insieme a Lucifer li uccide. Quando rimane solo l’assassino che ha premuto il grilletto, interpretato da Rob Benedict, Lucifer gli si avvicina, lo disarma e gli bisbiglia qualcosa nell’orecchio. Il volto dell’assassino è disperato, implora qualcosa e si accascia a terra. Lucifer e Mazikeen se ne vanno e l’ultima zoomata è sull’assassino: disteso a terra che si muove. Ed è lui che entra nella sesta stagione, confermato anche nell’ultimo episodio!

Che ve ne pare? Avete un’idea per un collegamento?

Nella prima puntata della sesta stagione “tornerà” Daniel Espinoza e io voto per un flashback che ci spiegherà la presenza di Rob Benedict. Dan potrebbe traslocare in Paradiso, tanto più che lui ci tiene a portare i progetti a buon fine. Sarà stato preannunciato dal personaggio “Scendi stronzo”, che è riuscito ad uscire dall’Inferno e creare un precedente. Entrambi condividono lo stesso “pseudonimo”, stronzo, deciso da Lucifer.
Certo è che Dan comunque ci sarà nell’ultima stagione, perché lui, Kevin Alejandro, è alla regia del primo episodio. E dire che “ritornerà” potrebbe essere uno dei giochetti degli autori in fase di promozione.

Comunque parleremo ancora della Spada Fiammeggiante dal potere divino, della sua forza e dell’amore; quella del potere di tagliare tutto, proprio tutto – forse non Dio, ma il finale di questa bella serie, e il numero 6, sì.

Lucifer final season

Tutto, tutto?

Certo, una soluzione per l’Inferno, il regno vacante, e Chloe l’ho lasciata per ultima. Come farà Lucifer a fare tutto? Paradiso e Inferno? Forse una tabula rasa, semplicemente. Ricominciare da capo, il suo, perché non si cambia mai del tutto. Il nuovo Dio farà dell’Inferno una specie di centro rieducativo? Un nuovo sistema. Il vecchio lo metterà in standby, lo congelerà perché gli mette tanta tristezza. Senza quella continua minaccia di terrore e torture potrebbe succedere l’impensabile. Se questa non è la fine di tutti i mali… ribaltare tutto, rendere l’Inferno una pausa di riflessione con l’opzione di tornare. Una specie di “vacanza formativa” vista dal punto di Lucifer.

Non è stata forse così formativa anche la relazione tra Chloe e Lucifer, ripresa dopo tante interruzioni?

I giovani hanno coraggio e agiscono sulla base del loro vissuto, la loro esperienza. Attingendo a quella dei genitori, anche se non sono Dio, ma tanto anche Dio sbaglia, no? E Lucifer avrà una famiglia, per la gioia di suo padre, ormai in un suo Universo tutto diverso?
Forse, una famiglia moderna, allargata, “moltiplicata” con una figlia con cui giocare a Monopoly, con due zie come Mazikeen e Eve. Per non parlare del fratello Amenadiel. Tutti diversi e tutti insieme. Quanto mi piace questa ammucchiata di diversità!

E Chloe, una partner preannunciata, mentre faceva da mentore al Diavolo? Una donna, “power” direbbe qualcuno, che per quasi tutte le stagioni è stata truccata con delle sopracciglia da diavolessa. Eh, perché la donna ne sa sempre una più del Diavolo…
Esagero? Forse, staremo a vedere, vi lascio con una riflessione di Amanda Palmer, musicista e scrittrice, nonché moglie di Neil Gaiman:

«Noi volevamo sposare la versione di noi stessi un po’ diversa… siamo così egocentrici che pensiamo che tutti debbano essere come noi, e poi ci confrontiamo con quanto l’altro sia diverso…»

inferno

Tutto è diverso …

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Categorie: Divertimento
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