Danza racconta legami con la natura.

La danza racconta con il movimento del corpo e della mente. Racconta una passione, storia e cultura, legami con la natura. È presente in ogni attività umana. Balliamo a casa, per strada, in un teatro, nel circo. Tutti prima o poi siamo in ballo, avremo osservato la danza altrui. Ballare significa muoversi a ritmo e seguire una coreografia, dei passi, oppure interpretare in libertà. È un’arte e anche una disciplina sportiva.

In qualsiasi delle sue forme aumenta la forza, la resistenza e tonifica i muscoli. Grazie al ritmo e alla musica migliora l’agilità, l’equilibrio e la coordinazione. La danza è una forte comunicatrice che ai suoi albori raccontava i legami con la natura e decantava la bellezza del corpo femminile.

Legami con la natura

La danza più antica viene chiamata “danza orientale”, “cifte telli”, “rakkase”, “raks šarki”, “dance du ventre” e quindi danza del ventre.

Danza racconta legami con la natura

Si parla di radici orientali ma è comparsa anche sul suolo africano. Il popolo credeva che il raccolto, la fertilità, la vita senza catastrofi naturali dipendessero dai legami con la natura, una divinità femminile, e vi trovava il senso della vita. Così, da sempre, i rituali evocativi di buon auspicio sono stati accompagnati dall’oscillazione del corpo. Per esempio, attorno alla donna che partoriva altre donne vi partecipavano con un rito danzante replicando delle frasi di richiamo verso la natura con l’aiuto di suoni ritmici.  

Danza, uno strumento

I legami tradizionali della danza sono sia religiosi che erotici. E questo “contrasto” ha fatto sì che danzare significasse celebrazione da una parte e la volontà di rinnegare il movimento dall’altra.
Per esempio tra le donne berbere la danza era considerata sacra a tal punto che era vietata agli uomini che potevano fare “solo” da spettatori. Da qui probabilmente l’evoluzione della danza come intrattenimento.

La danza racconta, fa parte della storia umana. Così come si è evoluta in tutto il mondo è tuttora rimasta uno strumento motivazionale, una parte di una comunicazione più o meno complessa.

Balli e musica

Secondo la posizione geografica e la società, il ballo per il mondo ha compiuto la sua crescita. Mentre alcune danze vengono indicate come muscolari altre si distinguono seguendo i passi. Rispetto alle danze regionali o folcloristiche, ci sono nomi di balli riconosciuti in tutto il mondo.

Tango, legami della natura

Questo per l’accompagnamento di melodie e ritmi caratteristici. I rispettivi brani musicali hanno segnato distinti periodi nei quali sono nati e si ballavano:

Valzer, Tango, Salsa, Cha-cha-cha, Samba, Rumba, Passo doble, Tip tap, Jive, Breakdance, Twist, Swing, Boogie boogie, Fox, Maracas, Marimba, Disco dance.
La Polka in Cechia, la Tarantella in Italia e vogliamo ricordare il “Gioca jouer”, “il Ballo del qua qua” o il famosissimo “Tuca Tuca”? Basta sentirne un accenno.
Anche la moda di un certo tipo di danza ha contribuito alla sua diffusione e al mantenimento nel tempo tramite scuole di danza, balere, circoli ricreativi e non certo per ultima la stessa strada con i suoi legami con la natura urbana.

Balletto e coreografia   

Lo stile di danza più elaborato ha le sue radici etimologiche nella parola italiana “balletto”, che porta all’espressione del ballare tardo latino. Questa arte drammatica combinava i passaggi coreografici con un tema o una storia. Oggi è largamente diffusa ovunque e insegnata come danza classica. I nomi altisonanti però vanno alle prestigiose scuole di Parigi, Londra, New York e soprattutto nella terra della “madre Russia”. In Italia è conosciuta a livello mondiale l’accademia della danza alla Scala di Milano.

Ogni compagnia di successo è legata al prestigio del coreografo. Infatti la Giornata Internazionale della Danza, promossa dall’UNESCO nel 1982 e festeggiata ogni 29 aprile è anche il ricordo di un grande coreografo, Jean Georges Noverre (1727 – 1810). È stato il creatore del balletto moderno, dove prevale l’interpretazione sui passi stabiliti dalla danza classica. Un passo in avanti ma anche ritorno ai legami con la natura nell’espressione.

I riconoscimenti   

La danza, oltre ad essere una grande comunicatrice da sempre e un piacevole divertimento, è stata considerata per lungo tempo “solo” una disciplina artistica, nonostante sia costellata di nomi di grandi professionisti. Poi, finalmente, il 26 febbraio 1997 in Itali ha fatto il grande salto. È stata riconosciuta come disciplina sportiva con un accordo sotto la FIDS – Federazione Italiana Danza Sportiva.

Danza racconta legami

Infatti la danza può essere praticata sia a livello ricreativo che agonistico. Ad ogni modo, migliora o porta a livelli eccezionali le prestazioni fisiche come l’equilibrio e la flessibilità, il sistema cardiovascolare e il tono muscolare in generale. La danza aiuta il coordinamento tra la mente e il corpo. Riduce lo stress e grazie ad essa si acquista elasticità ed eleganza nel portamento. Senza dimenticare che produce benessere sia nel praticarla che ammirandola come spettatori.

La fama e la libertà

La fama non ha dovuto aspettare la potenza dei new media; le danzatrici facevano già parte dei più privilegiati. Forse il più antico contratto di una danzatrice è stato ritrovato tra alcuni papiri di archivi greci datati all’anno 206. La paga di una danzatrice era molto più elevata in proporzione al compenso di una sarta, per esempio.

Nel passato i danzatori vantavano anche una maggiore libertà. Essendo prevalentemente artisti di strada, si spostavano in continuazione ma erano richiesti anche per gli spettacoli di corte. Rispetto al resto della popolazione vivevano comunque una vita più agiata.

Oggi tra i coreografi e i primi ballerini sono riconosciuti compensi che vantano un guadagno, durante la loro carriera, di diversi milioni. Ovviamente oltre ad una carriera piena di soddisfazioni e riconoscimenti internazionali.
Il ballerino considerato il più ricco e tuttora ancora in attività è Mikhail Baryshnikov:
“Il problema non è fare i passi ma decidere quali mantenere.”

Danza racconta legami con la natura

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Storie danzanti

La danza ormai ha preso potere su tutte le espressioni visive, ne fa parte, come con gli effetti speciali coordinati. I danzatori si esibiscono su suoli prima inimmaginabili o appesi a tessuti o corde. La danza classica, per esempio, è obbligatoria nell’apprendimento del pattinaggio artistico su ghiaccio. Molte altre discipline anche non espressamente sportive si sono trasformate o collegate alle coreografie della danza. Come per esempio negli spettacoli del famoso Cirque du Soleil dove si è spettatori di movimenti aggraziati e salti da togliere il fiato.

Anche le platee cinematografiche seguono e si commuovono con storie danzanti. Un racconto del corpo e della mente, i legami con la natura e non solo tra danza e musica. Da ricordare alcuni tra i più famosi film nella storia:

West side story, Mary Poppins, Singin’in the Rain, Top Hat, Flashdance, Grease, Saturday Night Fever, Footloose, Dirty Dancing, Moulin Rouge, Cabaret, Step Up 2 – The Streets, Fame, White Nights, Chicago, Save The Last Dance, Honey, Center Stage, Back Swan, Let’s Dance, Billy Eliot, Magic Mike, Stomp the Yard – Stepping, Shall we Dance, Burlesque, Dance with Me… la lista sarebbe infinita.

“La danza, in tutte le sue forme, non può essere esclusa da una nobile educazione: danzare con i piedi, con le idee, con le parole, e devo aggiungere che bisogna esser capaci di danzare con la penna?”
Friedrich Nietzsche

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Categorie: Legami o Relazioni
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