Amore romantico, come stai?

Pensando all’amore romantico, in superficie galleggiano l’immagine di fiori e cioccolatini oppure la visione di una triste solitudine. Ciò ci viene ricordato nei giorni di San Valentino e San Faustino, giorni da festeggiare, glorificare, da non dimenticare. Tuttavia, vivendo in Italia, le giornate portano un sigillo di tormento. Diventare santi, trovare il Paradiso e pagarlo con il sacrificio della vita, questo è ciò che evocano anche le due giornate dedicate all’amore romantico e ai single.

E quanti di noi sono convinti di aver provato tutto per amore? Nonostante la romanticheria ci piaccia, ormai potremmo pensare che non sia per noi, o addirittura che sia troppo tardi?

Nonostante potrei dire di essere anch’io stata parecchio disillusa, ricordo ancora vividamente come piangevo davanti ad ogni banale storia d’amore, presentata con parole e legami emozionali, e come invece non ho perso una lacrima quando ero realmente innamorata. La vicinanza tangibile di un sentimento, classificato come amore romantico, bastava a dare il via alla felicità.

Oggi sarebbe sufficiente perdersi negli occhi di qualcuno. Trovare l’amore nella quotidianità, nell’abitudine, nella novità e nella contemporaneità. Purtroppo, questa diversa prospettiva per i veterani suona come qualcosa di radioattivo. ‘Sti giovani d’oggi,’ dicono, rimanendo chiusi con una sola finestra aperta sul ‘buongiornissimo’ di Facebook.

Amare, il desiderio d’amore, non è anch’esso un’abitudine? Il sentimento che ci porta, decantando, per tutta la via, anche se rimane allo stato poco più che adolescenziale o talmente evoluto; vorremo sempre un amore vibrato di passione. Lo versiamo su oggetti, animali, luoghi e perfino sul lavoro.

Copertina libro Abitudine amore

Abitudine amore è una raccolta di racconti , potete leggere l’estratto o acquistarlo su Amazon.

San Valentino e San Faustino

E non crediate, care signore e signori navigati, che i giovani d’oggi non abbiano le loro difficoltà. Già le feste di San Valentino e San Faustino sembrano agli antipodi l’una dall’altra: mentre San Valentino celebra l’amore romantico nell’unione, San Faustino ricorda l’importanza dell’indipendenza e dell’autonomia.

Essere single può essere una scelta difficile, ma può anche essere un’opportunità per scoprire se stessi e per apprezzare la propria compagnia. Conquistare l’indipendenza e imparare a vivere da soli sono vantaggi importanti nella vita, e sempre più giovani alla ricerca dell’amore romantico decidono di rimanere single. Senza escludere il futuro, ma intanto godendosi il presente.

Amore romantico, come stai?

L’amore, si dice, arriva quando meno te lo aspetti, ma non è del tutto vero. Se ci accorgiamo del suo arrivo è proprio perché lo abbiamo aspettato a lungo. Forse avevamo solo smesso di sperare e puff, eccolo qua. Avviene un cambiamento, semplicemente perché siamo pronti ad accoglierlo.

Una scelta

Essere single è un’esperienza comune nella vita di molti. Spesso succede perché una parte decide che è abbastanza per entrambi. Altre volte, tenere in piedi un gioco a tre diventa ingestibile e l’abbandonato si trova costretto a professare quanto sia piacevole stare da solo.

Oltre alla tristezza che si affievolisce il giorno di San Faustino, essere single in certi casi diventa davvero una scelta di valore. Non è solo una questione di: ‘Sai che cosa? L’ultima esperienza di coppia mi ha proprio esaurita’, né di: ‘Non ci sono più le donne di una volta’, e nemmeno di: ‘Gli uomini sono diventati intrattabili’.

È piuttosto una scelta che è stata fatta e che si è rivelata giusta per scoprire il proprio fascino. La decisione forzata viene spesso commentata con: ‘Ci siamo resi conto di essere incompatibili’ o ‘Non ha funzionato’. Tuttavia, oggi sappiamo anche che quando impariamo a conoscerci meglio e quando arriva il treno dell’amore, è sicuramente un momento da celebrare, ma siamo anche più consapevoli che, se vogliamo che continui così, dovremo impegnarci parecchio.

Amore romantico

Amore romantico, come stai?

L’impegno nell’amore era noto anche ai bisnonni. In quei tempi, dove l’unico obiettivo era stabilirsi e formare una famiglia, spesso numerosa, o per mantenere uno status sociale, ci voleva impegno. Amore romantico? Sì, forse nei romanzi, avrebbero potuto dire le bisnonne. Leggevano di sguardi e sorrisi da togliere il fiato, anche se alcuni libri venivano considerati persino immorali. Di certo, non approfondivano gli argomenti relativi all’approccio con il sesso.

Tutti procedevano a tentoni, cercando “un’esperienza” che richiedeva grande pazienza, per sopravvivere alle intemperie e aspettare l’arrivo delle nozze di perla. I bisnonni avrebbero potuto aggiungere che non avevano le distrazioni presenti oggi.

Oggi, oltre ad enfatizzare parole come “crescita personale”, “motivazione al successo”, “poliedricità”, “possesso di un talento riconoscibile e unico”, “capacità di multitasking” e “flessibilità”, siamo ancora fermi ai livelli dei bisnonni quando parlare di certi argomenti era considerato immorale, un tabù. Purtroppo in Italia non esiste una regolazione legislativa per l’insegnamento dell’affettività sessuale e, a parte alcuni sporadici casi, nelle scuole si predilige altro.

È un argomento lasciato alla fantasia e all’arte di arrangiarsi, tramandato per sentito dire o preso dalla musica, per esempio. Come nei testi del famoso gruppo pop coreano, socialmente consapevole, i BTS. Loro affrontano la questione dicendo: “Prima di poterti amare, devo amare me stesso”.

Una comunicazione aperta e sincera è fondamentale. Alla semplice domanda: “Amore, come stai?”, la risposta dovrebbe fluire spontanea…

Articoli correlati:

Categorie: Emozioni
0 0 voti
Valutazioni
Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti